giovedì 19 agosto 2010

Viaggio in Scandinavia: Copenaghen, Goteborg, Malmo, Stoccolma, Helsinki

Partire per la Scandinavia significa voler cercare e trovare uno scambio simbiotico con la natura, acqua limpida di mare, fiumi e laghi, ma anche di pioggia, aria fresca e buona da respirare, terra accogliente e da ammirare, fuoco del sole caldo e vicinissimo quando le nuvole si assentano.

Sono da poco rientrata dalla Scandinavia, il giro è stato programmato molto tempo prima e per questo il viaggio è stato a costo contenuto, altrimenti sarebbero state mazzate, perché Danimarca, Svezia e Finlandia sono tra i paesi europei più costosi.

L'aereo che ci ha accompagnati da Napoli a Copenaghen (fa anche la tratta da Roma) è stato quello della Transavia, compagnia con prezzi abbastanza alti, ma che se prenotato con un po' di anticipo garantisce prezzi accessibili. Volo tranquillo e puntuale, con cartone animato trasmesso durante le due ore.

Siamo arrivati in orario a Copenaghen da dove abbiamo preso il treno che in un quarto d'ora ci ha condotti al centro della città, da cui è possibile spostarsi tranquillamente con la metropolitana o a piedi. L'aeroporto si trova a 8 km dal centro e ci sono varie alternative per raggiungere il centro, c'è la Metro (Linea M2) che conduce a Norreport, o svariati bus che con 4€ circa vi portano in un tempo accettabile in città. Dipende da dove avete prenotato l'albergo. Noi abbiamo soggiornato al Wake Up un albergo giovanile e alternativo, molto carino. Abbiamo pagato un'ottima cifra per i prezzi del posto. Una doppia a € 180 con bagno in camera, si trova nei pressi della stazione. Unico punto debole: le camere affacciano sulla stazione e potrebbe dar fastidio il rumore dei binari. Personalmente non me ne accorgevo. C'è la connessione Wi-Fi nelle stanze e computer che si possono utilizzare per mezz'ora alla volta nella hall.

Copenaghen è una città con un buon numero di cose da vedere. Per gli appassionati dei parchi di divertimento c'è il Tivoli con giostre spaventose. Si trova di fronte la stazione centrale. L'ingresso varia a seconda di orari e giorni, orientativamente è intorno alla 100 corone danesi. Ma i giochi all'interno si pagano, non sono compresi nel biglietto d'ingresso. Il venerdì sera, solitamente ci sono concerti. Per chi invece fosse interessato alla visita della città tralasciando il parco giochi, Copenaghen è bella da girare a piedi senza meta. Alle spalle del Tivoli si trova una piazza molto grande dominata dal Radhaus, il loro municipio ed entrando nel vicoletto in cui la folla si ammassa si inizia il percorso nel cuore della città.

La zona che consiglio di Copenaghen, bella soprattutto quando il sole tramonta è il Nyhavn, dove sono attraccate le barche e ci sono numerosi locali caratteristici in cui mangiare dell'ottima carne, anche se i prezzi sono abbastanza alti. Qui solitamente la gente si va a rilassare e va a bere svariate lattine di birra sedendosi sui muretti che costeggiano il fiume. Altre zone in cui perdersi senza meta è il quartiere latino e le zone di Norreport e Vestport, i quartieri dello shopping.
A nord del Nyhavn c'è Frederiksstaden, il quartiere reale di Copenaghen con la residenza principale della famiglia reale danese.

Un po' più distante dal centro, raggiungibile in poco tempo con il treno dalla stazione centrale è il Kastellet (antica fortezza cittadina) e la vicina Sirenetta, che attualmente però si trova all'Expo. Quindi chi si spingerà fino a lì, almeno per il momento troverà, con grande delusione e senza essere stato avvertito da nessuno, come è successo a noi, solo un grande schermo con la proiezione della Sirenetta dall'Expo 2010.

Per gli amanti della cultura alternativa, che non sembra però essere più tanto alternativa, c'è Christiania, un piccolo quartiere autogestito, che si basa sull'amore libero e sul libero uso degli stupefacenti. All'interno c'è un mercato, alcuni ristoranti e qualche negozio di artigianato. Si dice che stiano aumentando gli atti di violenza dovuti all'uso di droghe e l'abuso di alcool e già spesso si è deciso di mettere fine all'esistenza di questo quartiere, ma per ora resta in piedi.

Chi va a Copenaghen non può non fare una capatina a Malmo, che anche se si trova in Svezia è a mezz'ora di treno dalla capitale danese. Passa un treno ogni 20 minuti. Malmo è una piccola cittadina che definirei gustosa da osservare. La stazione si trova a un passo dal centro in cui è piacevole passeggiare guardandosi attorno. Bastano poche ore per conoscerla abbastanza. Non ha tantissimo da offrire, almeno questo è quello che mi è parso, ma mette serenità. Ha una piazza molto particolare, Lilla Tolg, e delle botteghe di artigiani che mostrano le loro belle opere. Inoltre Malmo possiede uno dei più grandi spazi espositivi d'Europa di arte contemporanea, il Malmo Konsthall ad ingresso libero. Se avete un po' di tempo in più c'è anche il Malmohus Slott, un castello del Quattrocento, con il parco del re, canali e giardini.

Da Copenaghen siamo partiti alla volta di Goteborg la seconda città svedese. Un luogo che non consiglierei, a meno che non si debba spezzare il viaggio in treno, per renderlo meno lungo, come abbiamo fatto noi che dovevamo raggiungere Stoccolma.
Il treno che collega Copenaghen a Gotebor costa intorno ai 40€ (la cifra è orientativa, dipende dal tipo di treno che si sceglie come da noi in Italia) e partono con una certa frequenza impiegando circa tre ore e trenta.
La città non offre un granché, è orientato soprattutto allo shopping e ci sono numerosi locali e ristoranti. Non mi ha lasciato nulla di particolare. L'unico aspetto positivo è il verde che circonda il centro città.

Da Goteborg ci siamo spostati a Stoccolma. I treni partono praticamente sempre e se siete per la comodità sicuramente conviene prendere X2000 che in appena tre ore vi porta fino a lì, ma il biglietto costa intorno ai 100€, per chi vuole risparmiare, visto che anche la Svezia è costosa, ci sono comodi intercity che in 5 ore più o meno vi fanno arrivare a destinazione con una spesa che è dimezzata. Se siete dei tipi che programmano tutto vi conviene prenotare il treno da internet perché si risparmia abbastanza, soprattutto se si prenota con anticipo.

A Stoccolma siamo rimasti quattro giorni, i primi due avevamo prenotato in un albergo che poi ci ha spediti in un anonimo e non centrale Best Western, mentre gli altri due giorni abbiamo soggiornato al Crystal Palace, abbastanza vicino al centro, che si raggiunge in poco a piedi o eventualmente con la Metro (il costo del biglietto per singola corsa è di 30 corone svedesi). L'albergo è molto carino e pulito, se prenotato con anticipo ha ottimi prezzi e offre colazioni abbondanti.
Inoltre ha il ristorante all'interno, Ming, asiatico che attira molta gente.

Fatte queste premesse c'è da dire che Stoccolma è una delle più belle capitali europee, a mio avviso. Ha tutto. Numerosi musei di ogni tipo, verde dovunque, paesaggi spettacolari, parchi per i bambini e un centro storico molto caratteristico.

Stoccolma è una città che si gira a piedi e bisogna guardarsi sempre intorno per cogliere qualcosa che potrebbe sfuggirci. Ogni angolo ha qualcosa di particolare, che lascia il segno.
Noi il primo giorno ci siamo fiondati a vedere lo Skansen, un museo all'aperto in cui è stato riprodotto il villaggio svedese, per mostrare come vivevano gli abitanti. Il prezzo è di circa 120 corone, ci sono 150 abitazioni tradizionali e oggetti tipici, e uno zoo con animali nordici. All'interno del villaggio ci sono persone vestite con abiti d'epoca intenti nelle varie attività artigianali.
Lo Skansen si raggiunge con i mezzi pubblici (il bus 47 dalla stazione centrale) o anche a piedi, si trova sull'isola Djurgarden collegata da un ponte.
Ma per non perdersi una vista spettacolare, il modo migliore per raggiungere lo Skansen è con i traghetti che partono ogni mezz'ora da Nybroplan o da Slussen e costano 40 corone a corsa.

Da non dimenticare è la possibilità di comprare la Stockholm Card valida per 24, 48, o 72 ore con prezzi dalle 390 corone in poi che danno libero accesso a 80 musei, consente di viaggiare sui mezzi di trasporto, di effettuare alcune visite in battello e di parcheggiare in alcune zone. Conviene, ma solo se decidete di vedere più musei nello stesso giorno e di muovervi con i mezzi pubblici, altrimenti meglio pagare i singoli ingressi.

Dopo questa parentesi torno a raccontarvi delle cose imperdibili di Stoccolma. Per chi ha amato Pippi Calzelunghe è d'obbligo passare per il Junibacken. E' un parco in cui sono ricreate le scene dei libri per l'infanzia di Lindgren. L'ingresso costa 145 corone e se non avete bambini al seguito, che potrebbero impazzire dalla gioia infilandosi nelle case che ricostruiscono le ambientazioni delle favole, impiegherete poco tempo. Il Junibacken è sicuramente adatto ai più piccoli e il prezzo è abbastanza alto per quello che offre, ma fare un giro sul trenino guardando dall'alto la ricostruzione della vecchia Stoccolma sotto un cielo ricoperto di stelle, mentre una voce racconta la storia, vale davvero la pena fare piccolo viaggio all'interno delle favole.

La parte più interessante di Stoccolma è sicuramente il Gamla Stan, il centro storico, con piccole stradine in cui troverete tanti negozi di souvenir e ristorantini, tra cui uno che consiglio, tipico con piatti gustosi e tipici a un prezzo modico in cui è possibile assaggiare le famose polpettine svedesi. Il locale si chiama The Old Street Café e si trova a Vasterlanggatan, 49, in una delle strade principali della Città Vecchia. Abbiamo speso 75 corone a testa per un piatto abbondante, comprese bevande e caffè.
Dall'isola di Gamla Stan è possibile ammirare il Radhuset, il municipio. Lo riconoscerete dalla struttura a mattoni rossicci. Proseguendo per le viuzze della Città Vecchia vi troverete di fronte al palazzo reale Kungliga Slottet che fu incendiato nel 1697. L'unica ala sopravvissuta, quella settentrionale, fu poi incorporata nel nuovo palazzo. Ha 608 stanze ed è il palazzo reale più grande al mondo che viene ancora utilizzato dal re come residenza.

L'isoletta staccata da Gamla Stan, Helgeandsholmen, accoglie al suo interno il Riksdaghuset, il Parlamento svedese e il Medeltidsmuseet, riportato alla luce negli anni '70, quando gli operai trovarono delle fondamenta risalenti al 1530. Le mura antiche sono state protette e intorno è stato costruito un museo.

Se volete dedicare qualche ora ai musei c'è l'imbarazzo della scelta, veramente ce n'è per tutti i gusti. Interessante da vedere è sicuramente il Vasamuseet in cui troverete la nave orgoglio della Corona svedese che nel 1628, dopo pochi minuti che era stata varata, si è rovesciata in seguito a delle modifiche strutturali. Nel 1961 la nave è stata riportata a galla assieme alle sculture di legno, è stata rimessa insieme ed ora è possibile ammirarla nella sua maestosità (68 metri di lunghezza per 48 di altezza). Il biglietto d'ingresso costa intorno alle 100 corone e il museo si trova vicino al ponte che congiunge la parte superiore di Stoccolma a Djurgarden, raggiungibile sempre con il bus n. 47, a piedi o con i traghetti che partono da Nybroplan.

Passeggiando incontrerete anche delle chiesette, nessuna di particolare bellezza, ma attorno hanno sempre dei piccoli giardini con panchine per rilassarsi e godere delle facciate rosse e degli alti campanili.
Per chi volesse vedere un'altra faccia di Stoccolma, c'è il quartiere definito creativo, che si trova nella zona meridionale della città. Il quartiere si chiama Sodermalm, è nato come un quartiere popolare e operaio e attualmente è la zona più vivace e alla moda di Stoccolma.
Non dimenticatevi che questa città ha lanciato in tutto il mondo gli Abba e ci sono dei tour organizzati per farveli conoscere meglio. Dovrebbe aprire anche un museo dedicato a loro nel giro di poco.

Quello che rende Stoccolma una delle città più affascinanti e attraenti, a mio avviso, credo sia l'arcipelago e la conformazione. Stoccolma è formata da tante piccole isole sparpagliate ed è suggestivo il giro in battello. Per chi ha a disposizione qualche giorno in più è d'obbligo fare una visita almeno a una delle isole che si trovano nell'arcipelago. Noi abbiamo scelto Finnhamn, quella che forse è più selvaggia. Boschi, scogliere rocciose e, per i più fortunati che riusciranno a scovarli, i gufi reali. E' piacevole passeggiare nelle strade piccole con una vegetazione rigogliente intorno e il mare che potrete scovare da ogni angolo. Sull'isola ci sono artigiani che presentano le loro opere e una signora che lavora il vetro nel suo laboratorio e accanto vende le sue piccole opere d'arte. Il tragitto del traghetto è di circa mezz'ora partendo da Nybroplan e il biglietto costa 100 corone andata e ritorno.

Ci sono però molte altre isole interessanti, dipende dalla vostra disponibilità di tempo e di denaro. E un po' più distante da Stoccolma ci sono posti come Sigtuna e Vaxholm che sicuramente meritano. Non vi preoccupate per l'organizzazione che sul posto troverete tutte le informazioni utili per raggiungere facilmente ogni luogo.

Da Stoccolma abbiamo deciso di dirigerci anche verso Helsinki, una città con poche attrazioni turistiche, ma comunque da vedere. Abbiamo prenotato tramite l'agenzia di viaggio Cristiania Viaggi il biglietto della Viking Line, la nave che collega Stoccolma a Helsinki. Abbiamo prenotato l'andata e il ritorno in una cabina doppia a € 240 + le spese dell'agenzia. Il viaggio nella Viking Line è un'esperienza da fare sia per la vita della nave, sia per il percorso che vedrete. Passate in mezzo a tante isolette e se la giornata è piena di sole è ancora più bello.

Dopo una nottata di viaggio siamo giunti a Helsinki. Da lì a piedi siamo arrivati in dieci minuti al centro. La prima cosa che vedrete è sicuramente il mercato. E' un posto molto caratteristico. Non solo troverete oggetti di artigianato fatti da loro con le corna delle renne e con i materiali più impensabili, ma potrete anche mangiare dell'ottimo e grassosissimo pesce fritto.

I punti d'interesse di Helsinki sono due, la Cattedrale che con le sue pareti bianche domina dall'alto la città e Uspensky Cathedral at Katajanokka che ha una struttura molto russa ed è sicuramente la cosa più bella da vedere. Per il resto vi consiglierei di passeggiare per le strade senza meta. Le città scandinave sono molto diverse dalle nostre e potrete scoprire angoli interessanti.

Dopo il rientro da Helsinki, abbiamo trascorso un po' di tempo ancora a Stoccolma e da lì abbiamo preso l'aereo da Arlanda, un posto che dista una quarantina di minuti con il bus e venti con il treno super veloce e super costoso. Il bus si prende accanto alla Stazione Centrale di Stoccolma al Cityterminalen e il biglietto costa 120 corone. La compagnia aerea che abbiamo preso è stata la Norwey che ci ha riportato a Roma. Non abbiamo avuto nessun problema, ma abbiamo sentito delle lamentele su questa compagnia per dei cambi di giorno della partenza.

Il viaggio in Scandinavia è stato rigenerante, si cammina tanto a piedi e i prezzi sono abbastanza alti, soprattutto a Copenaghen, ma ha un fascino particolare che lascia il segno. Stoccolma in particolare offre tanto ai turisti sia dal punto di vista paesaggistico che di attrazioni. Quelli che sono considerati i vichinghi sono persone molto ospitali e cordiali. Le polpette svedesi sono ottime, come lo è sicuramente il salmone e il pesce in generale.
E' un viaggio che consiglio vivamente. E' la terza volta che vado a Stoccolma e mi regala sempre piacevoli sorprese. Ho voluto condividere l'emozione con il mio ragazzo e sono sicura che serberà sempre un ottimo ricordo di questo viaggio in Scandinavia.

venerdì 7 maggio 2010

Allo scoperta di Parigi: la città dell'amore


Raccontare la città di Parigi attraverso le immagini è forse la cosa migliore da fare. Io proverò a dare giusto qualche informazione, sperando di invogliare gli appassionati di viaggi e non, alla scoperta di questo posto meraviglioso.

Parigi è un luogo magico, con un fascino ancestrale. Si mostra nella sua bellezza sfacciata attraverso la maestosità degli Champs-Elysées, che conducono, dopo una lunga passeggiata, ad uno dei musei più conosciuti al mondo: il Louvre.

Ma Parigi è una città che è fatta anche di dettagli da cogliere, di colori che riflettono il fascino di palazzi antichi che danno sulla Senna, di lampioni che mostrano angoli spettacolari che un viaggiatore poco attento non noterebbe alla luce del sole.

Chi desidera visitare la città di Parigi deve sapere che non bastano tre giorni per conoscerla, ma se avete solo un fine settimana a disposizione si possono vedere camminando un bel po' di bellezze e tralasciarne qualcun'altra. Munendosi di buona volontà e di scarpe molto comode per mettersi in moto, tutto è possibile, persino passare un'intera giornata al parco giochi di Disnayland.

Parigi è la città romantica per antonomasia. Nelle fotografie in bianco e nero riscuote successo e sembra una dama secolare che si eleva in mezzo a tante altre grandi donne del passato.
Di seguito troverete qualche informazione utile per organizzare il vostro viaggio e le foto per decidere quale luogo, momumento, chiesa vi piacerebbe visitare.

Muoversi a Parigi è semplice grazie alla fitta rete della metropolitana che collega i siti più interessanti in pochissimo tempo. Se, invece, vi piace passeggiare a piedi, i luoghi più conosciuti, quelli che solitamente attirano un gran numero di turisti, sono comunque raggiungibili in poco.

Se avete a disposizione un fine settimana lungo dovrete fare una scelta, e molto probabilmente vi conviene escludere alcuni musei.
A Parigi i musei sono numerosi e di grande interesse, ma richiedono molto tempo, quindi se ne dovete scegliere uno da vedere, tra tutti, io personalmente consiglierei il Louvre. Ma se preferite un genere meno classico e prediligete gli artisti dell'Ottocento e del Novecento vi consiglio di orientarvi verso il Pompidou, il museo d'Orsay, o l'Orangerie, con i famosi quadri di Monet, tra cui le Nifee.

Potete leggere il mio itinerario per farvi un'idea dei luoghi di maggiore interesse da visitare a Parigi.
In queste pagine do' poche informazioni, quelle essenziali, ma se siete di quelli che preferiscono avere più notizie, una giuda turistica è la cosa migliore.


Cosa vedere a Parigi

L’Ile de la Citè
E’ un’isola che si trova al centro della Senna. L'Ile de la Cité rappresentava il centro del potere politico, religioso e civile a Parigi.

Notre Dame – Metro: Cité e Chatelet
Notre Dame si trova sull’Ile de la Cité.
Papa Alessandro III mise la prima pietra nel 1163 e ci sono voluti 170 anni di lavori da parte di architetti gotici e di artigiani medievali. E’ il luogo in cui sono avvenuti alcuni degli eventi più importanti della storia, tra cui l’incoronazione di Napoleone.
La Cattedrale è sorta laddove c’era un tempio romano. Al suo interno oltre ad alcune reliquie, tra cui un chiodo e un pezzo della croce di Gesù, c’è anche il mantello dell'incoronazione di Napoleone I.
A poca distanza la Sainte Chepelle (nel Medioevo fu definito dai fedeli la “porta d’ingresso del Paradiso”) di stile gotico con le stupende vetrate interne, il Palazzo di Giustizia e la Conciergerie.
A nord dell’Ile del la Citè si trova il Marais, il quartiere ebraico con la Place des Vosges, che ospita dei locali e molto caratteristici oltre alla residenza di Victor Hugo.
La zona ospita inoltre il Museo Pablo Picasso, che ripercorre
, attraverso i quadri e le scultura, la storia dell’artista spagnolo. Nella zona del Beaubourg si trova il centro Pompidou, il Museo d’Arte Contemporanea, al cu interno ci sono opere di Picasso e Matisse e tante mostre temporanee.


L’Arc De Triomphe – Metro: Charles de Gaulle Etolie
L'Arco di Trionfo fu fatto costruire da Napoleone I che nel 1806 affidò l’incarico di realizzarlo sul progetto di Chalgrin. Nel 1920 fu collocata sotto l'arco la tomba del Milite Ignoto. Un piccolo museo sotterraneo, attualmente, custodisce tutti i documenti relativi alla storia della costruzione del monumento e i cimeli di Napoleone I.
Sull'esterno sono rappresentate scene della partenza, della vittoria e il rientro trionfale delle truppe. All'interno, invece, si trovano i nomi sia dei generali che delle battaglie combattute.

Gli Champs-Elysées – Metro: Franklin Roosvelt
Gli Champs-Elysées sono lunghi 1910 metri. La parte superiore che conduce all'Arco di Trionfo è pieno di negozi e alberghi, ristoranti, caffè, teatri. La parte inferiore che porta alla Place de la Concorde, attraversa giardini nei quali si trovano per la maggior parte musei.
Fino alla fine del XVI secolo in quella zona si trovano solo campi e paludi. Nel XVII secolo, invece, fu realizzata una strada carrozzabile (Cours de la Reine). L’architetto Le Notre fece realizzare un viale (Gran Cours), che dal palazzo saliva fino al colle sul quale oggi sorge l'Arco di Trionfo.

Torre Eiffel – Metro: Bir Hakeim
La Torre Eiffel è il simbolo di Parigi, costruita sul progetto di Gustave Eiffel nel 1889 in occasione dell'Esposizione universale. E’ tenuta insieme da due milioni e mezzo di bulloni. Negli ultimi anni la costruzione è stata rafforzata con strutture in cemento armato. Dalla terrazza, che si può raggiungere in ascensore, si può godere di una vista spettacolare o fermarsi a mangiare cibo francese a prezzi molto elevati, ma in compenso il tutto è estremamente romantico.

Palais Royal – Metro: Palais Royal
Abitato nell'infanzia dal Re Sole. Il Palazzo Reale è stato costruito come un teatro di piccole dimensioni, privato, nella residenza del Cardinale Richelieu.
In seguito alla morte del Cardinale il palazzo è diventato di proprietà della casa reale ed utilizzato per le feste.



Montmartre – Metro: Montmartre
Durante la Rivoluzione francese il colle fu battezzato con il nome di Mont Marat, nome del capo rivoluzionario Jean-Paul Marat.
In principio era un paese di vignaioli che, grazie alla comunità degli artisti che si è creata, si è trasformato, alla fine dello scorso secolo, richiamando pittori del calibro di Van Gogh, Picasso, Monet, cambiandone l'immagine.
Nel XIX secolo è diventato il quartiere della trasgressione.

Basilique du Sacré-Coeur – Metro: Anvers
La Basilica du Sacré-Coeur si trova nel quartiere di Montmartre. Simbolo della speranza, fu costruita in seguito alla sconfitta dei francesi da parte dei prussiani (Comune di Parigi 1871).
La costruzione fu terminata nel 1910 e consacrata nel 1919, dopo varie difficoltà causate dall’inconsistenza del terreno.
La cupola di questa chiesa è il più alto punto di Parigi, subito dopo la Tour Eiffel.

Place de la Concorde – Metro: Concorde
Place de la Concorde è considerata tra le piazze più belle del mondo.
Inizialmente
si chiamava Place Luois XV, ed era stata scelta dal governo come luogo in cui mettere la statua equestre di Luigi XV.
Nel periodo della Rivoluzione la statua è stata abbattuta e la piazza venne chiamata Place de la Révolution dove fu eretta la ghigliottina.
In questa piazza sono state decapitate 1343
persone tra cui Luigi XVI, Robespierre, Maria Antonietta. Nel 1795 la piazza, per una sorta di redenzione che la purificasse da tutto il sangue che l’aveva macchiata durante la Rivoluzione, prese il nome di Place de la Concorde.
Nel 1833 nella piazza è stato costruito un obelisco proveniente da Luxor (Egitto).

Piazza della Bastiglia – Metro: Bastille
La Bastiglia è il simbolo dell’assolutismo reale della Rivoluzione del 1789. Prigione di Parigi. E' stata costruita nel 1369 per difendere la città. Al suo interno è stato tenuto prigioniero, tra gli altri, anche Voltaire.
Attualmente non resta nulla della prigione che fu assaltata dal popolo francese il 14 luglio 1789.
In memoria delle vittime della rivoluzione del 1830 è stata costruita la Colonna di Luglio.

Hotel des Invalide – Metro: Latour Maubourg
L'Hotel des Invalide è stato fondato da Luigi XIV per ricoverare i feriti dell’esercito. Al suo interno custodisce la tomba di Napoleone.

St-Germain des Prés
St-Germain des Prés, quartiere che si trova sulla Riva sinistra della Senna, è considerata oggi una delle zone più vivaci di Parigi. Nel ‘50 era un punto d’incontro degli intellettuali e ancora oggi si ritrovano nei caffé i filosofi e gli scrittori. In questa zona c’è la chiesa più antica di Parigi, St-Germein-des-Prés, dove è sepolto, tra gli altri Cartesio.
A Rue de l’Ancienne-Comédie si trova il caffè Procope considerato il più antico caffè del mondo, che ha ospitato tra gli altri Benjamin Franklin, Voltaire e Napoleone che, si racconta abbia addirittura impegnato il cappello, perché non aveva soldi, per saldare il conto.
Nella zona troviamo il Museo d’Orsay (Metro: Palais Royal ), che fino al 1986 era una stazione ferroviaria, mentre adesso ospita al suo interno molte opere dell’Art Nouveau, del periodo impressionista, neoimpressionista, naturalista. Tra le opere d'arte che incontriamo nel museo, solo per citarne alcuni, possiamo ammirare quadri di Gaugaine, Van Gogh e Manet.


Note su Parigi:
Tutti questi monumenti e strade fantastiche si riescono a vedere anche in un paio di giorni, magari facendo solo una toccata e fuga al Louvre o riservandovi gli splendidi musei parigini per un altro viaggio, in modo da poter godere appieno di tutto.
A questo poi dovete sicuramente aggiungere un'intera giornata, se non due, a Disnayland.
Anche per me, che non sono un'appassionata dei parchi di divertimento, è stata un'esperienza bellissima e sicuramente da ripetere.
A Disnayland potete decidere di ammirare le costruzioni fiabesche del parco o montare su qualsiasi giostra vi piaccia, potete mangiare quello che vi pare o fare acquisti di pupazzi, giochi e ricordi di Disnayland. L'importante è non perdere questa esperienza.

Informazioni importanti per viaggiare:

Dall'Aeroporto di Orly a Parigi
Per arrivare a Parigi dall'Aeroporto Orly ci sono due possibilità:

1) L'Orlyval che è un trenino navetta automatizzato che collega in 8 minuti i terminal dell'aeroporto di Orly con la stazione Antony da dove, con i treni RER B, si raggiunge il centro di Parigi. Il tempo totale per il collegamento tra Orly e Parigi, stazione di Châtelet, è di 35 minuti ed il costo di un biglietto intero è di € 9.60 a persona. Il servizio è svolto tutti i giorni dalle ore 6:00 alle 23:00.

2) L'Orlybus che è un autobus navetta che collega in circa 30 minuti i terminal dell'aeroporto di Orly con Place Denfert-Rochereau a Parigi dove si trovano le stazioni della metropolitana (linee 4 e 6) e della RER B. Il servizio è effettuato tra le 5:30 e le 23:30 con partenze ogni 15-20 minuti ed il costo del biglietto è di € 6,30. I biglietti sono venduti sull' autobus o presso i botteghini della RATP.

Da Parigi a Disneyland
Prendere la RER che va verso Nation.
Da Parigi, la linea A della RER vi trasporta in poco nel cuore di Disneyland Resort Paris.Soli 45 minuti. Scendete al capolinea, stazione Marne la Vallée/Chessy, situato a 100 metri dall'entrata dei Parchi Disney.

Tariffe Metro
Tariffe 2009-2010, aggiornate al 1° luglio 2009
Biglietto singolo: € 1,60;
Biglietto singolo venduto a bordo degli autobus: € 1,70;
Carnet da 10 biglietti (tariffa piena): € 11,60
Carnet da 10 biglietti (tariffa ridotta): € 5,80

Carta Paris Visite Adulte:
zone 1-3: 1 giorno € 9,00, 2 giorni € 14,70, 3 giorni € 20,00, 5 giorni € 28,90;
zone 1-6: 1 giorno € 18,90, 2 giorni € 28,90, 3 giorni € 40,50, 5 giorni € 49,40;

Carta Mobilis (giornaliero):
zone 1-2 € 5,90;
zone 1-3 € 7,90;
zone 1-4 € 9,80;
zone 1-5 € 13,20;
zone 1-6 € 16,70.

giovedì 26 novembre 2009

Mercatini di Natale 2009

Accostando le due parole Natale e viaggi, non possono non venire in mente subito le immagini dei fantastici mercatini che si trovano nelle città di tutta Europa.
Bisognerebbe approfittare delle vacanze natalizie per godersi passeggiate “freddolose” in mezzo ai mercati illuminati e colorati come alberi di Natale.

Quelli più conosciuti sembrano essere i tedeschi: Monaco, ad esempio, Norimberga, Stoccarda, o quelli dell'Alsazia. In effetti è proprio a questi luoghi che viene ricondotta la nascita dei mercatini, nel 1300. Lo scopo non era quello di acquistare i regali da mettere sotto gli alberi, ma si andava a queste fiere per acquistare beni necessari, alimentari, più nello specifico.

Oggi invece nelle piazze più importanti di quasi tutte le città, si addobbano bancarelle di legno che, come il paese dei balocchi, ci mostrano gli oggetti più pittoreschi e particolari che si possano vedere. Candele a forma di animali, palline per gli alberi dipinte a mano, maglioni di lana con ricamati pupazzi di neve...

Un mercatino imperdibile è quello di Napoli a San Gregorio Armeno, dove, fuori alle botteghe, sono esposti i pastori fatti a mano. Ci sono quelli che vanno di moda in quel momento, e poi quelli un po' più classici per i partenopei, come Totò e Maradona. Ovviamente si trovano anche i comuni pastori, che in fondo sono quelli più belli.

I mercatini italiani conosciuti in tutto il mondo sono quelli di Bolzano, Bressanone, Trento, dove è possibile trovare articoli rigorosamente fatti a mano e prodotti grastronomici da gustare. Non c'è molta differenza tra un mercatino ed un altro, la globalizzazione si fa sentire, ma ogni paese dà il suo tocco originale.

Ho trovato particolarmente bello il mercatino di Vienna che si trova di fronte al Radhaus. C'è un parco giochi e un teatro delle marionette, gli alberi sono decorati con luci a forma di caramelle, cuori, pupazzi. Camminando fra le bancarelle si sentono odori diversi, da quello dei wurstel, a quello dei dolci, passando per quello del punch e quello della cioccolata.

All'interno del Radhaus, invece, si tengono al caldo i bambini facendoli divertire con dei laboratori molto interessanti. Si cucinano biscotti, si fanno decorazioni, disegni e oggetti di ogni tipo. E' talmente bello passeggiare per il mercatino che ci si trova sempre lì e si rischia di tralasciare la visita della città.
Altrettanto conosciuti e belli sono i mercatini di Innsbruck e quelli di Colmar, Strasburgo, Ribeauville e Riquewihr, che, oltre ad essere posti conosciuti per questo, sono città che meritano almeno un fine settimana.

I dieci edifici più brutti della storia

Ho appena finito di leggere un articolo in cui vengono decretate le prime dieci posizioni degli edifici, architettonicamente, considerati tra i più brutti al mondo. Fortunatamente le strutture europee menzionate sono solamente due, la Zizkov Television Tower a Praga, che si trova al secondo posto, e il Center Georges Pompidou a Parigi, che si trova quasi a metà classifica.

La prima struttura è stata fatta da David Cerny, che ha ben pensato di aggiungere delle sculture con dei bambini che scalano l'edificio. La seconda opera d'arte, invece, è ovviamente dell'omonimo, che ha creato un museo alternativo composto da tubi colorati.

Gli altri edifici sono sparsi qua e là per il mondo, c'è una libreria nazionale in Kosovo, un Hotel che è in costruzione da ben 20 anni in Nord Corea, un teatro a Baltimora e tanto altro ancora, giusto per poter ridere sugli scempi degli architetti che hanno progettato strutture obbrobriose e che magari si sono pure scervellati per inventarsi un'idea geniale per mettere in piedi quello che comunemente viene considerato brutto.

Dal mio punto di vista potrei dire che non disprezzo il museo Pompidou a Parigi, anzi l'ho trovato molto accogliente dal punto di vista pratico e interessante, poiché potrebbe addirittura attirare i giovani, che in questo modo riuscirebbero ad avvicinarsi maggiormente all'arte.

Se dovessi dire, così su due piedi, un edificio che mi ha lasciata perplessa, mi viene in mente solo la torre della televisione che si trova a Berlino che domina la città dall'altro, rovinando un po' lo scenario vissuto e “antico” di un luogo che conserva i ricordi della Storia.

Detta la mia, vorrei sentire la vostra. Chissà quali sono per i turisti gli edifici meno apprezzati!?! Sono davvero curiosa!

mercoledì 25 novembre 2009

Viaggio in Olanda estate 2009

L’Olanda non è solo il paese dei mulini e dei tulipani, certo se ne possono vedere molti durante i tragitti fatti in treno o in auto andando da un posto ad un altro. Ma l’Olanda è anche il paese delle cittadine incantevoli che si affacciano spesso su un piccolo fiume.

Sono partita per un viaggio solitario di quattro giorni alla scoperta di questo paese che non mi aveva mai attirato più di tanto, ma di cui tutti parlavano bene. Avevo già visitato Amsterdam - città esuberante e offuscata da un’immagine che nasconde la sua reale bellezza - e quindi l’ho scartato dall’itinerario che mi sono preparata.

L’intenzione era quella di stare in una città abbastanza centrale che mi permettesse poi di visitare in poco tempo gli altri luoghi. Dopo un’attenta analisi ho optato per Eindhoven, anche perché c’è un bellissimo volo Ryanair (il più delle volte economico) da Roma.
In ogni caso da Roma e Genova ci sono i voli diretti Transavia per Rotterdam e da Napoli e Venezia
sempre con Transavia un collegamento nei periodi estivi per Amsterdam, ma le cifre sono meno abbordabili, soprattutto se si ha intenzione di prenotare all’ultimo minuto.

Ho prenotato dal sito Venere un albergo nella piazza centrale, Hotel Crown Inn Eindhoven, la mia stanza affacciava sulla giostra dei bambini, sul KFC (dove vendono i polli fritti), il Mc Donald’s e tutti i locali dove andarsi a procacciare il cibo. L’albergo oltretutto era molto pulito, con una stanza spaziosa e tutti gli accessori che servono, compresi busta e fogli per chi ha intenzione di scrivere.

Per raggiungere il centro dall’aeroporto bisogna prendere il bus n. 401 che conduce direttamente alla stazione centrale. Il biglietto costa circa € 2 e partono ogni 15 minuti. Dalla stazione per i più temerari è possibile raggiungere Amsterdam in un’ora e trenta e il costo si aggira intorno ai quindici euro.

La stazione di Eindhoven si trova a pochi passi dal mio albergo, nonché dal centro, neanche a due minuti a piedi dalla piazza e stesso all’interno ci sono vari bar dove poter consumare un’ottima colazione (per quanto mi riguarda cappuccino e muffin a € 2,20).

I posti che ho visto e che vi consiglio sono: Maastricht, che comunemente si conosce per il trattato dell’Unione Europea, ma che è anche una città sorprendente, accogliente. Non perdetevi la particolarità del posto, il campanile di una chiesa che è per metà di colore rosso.

Utrecht, Den Haag (o Aja) e Deft si possono anche visitare in un’unica giornata, se non si ha tanto tempo a disposizione. Sono tre luoghi da non perdere.

E’ piacevole camminare per quelle stradine, che a prima mattina sono silenziose e abbellite dalle biciclette appoggiate vicino ai muri. Sembra di trovarsi in un’altra dimensione.
Utrecht è una città antica, sede universitaria, per cui abitata da molti giovani. Il Duomo è molto particolare e la sua torre alta 112 metri dà la possibilità di ammirare il paesaggio dall’alto.


Deft è conosciuta per le fantastiche ceramiche del XVI sec. Non perdetevi l’occasione di acquistare un souvenir del luogo, sono davvero particolari. Inoltre Deft è il luogo dove è ambientato il romanzo di Tracy Chevalier “La ragazza con l’orecchino di perla”.

Dordrecht, Breda e Den Bosch sono luoghi molto piccoli, ma che mettono una pace interiore senza pari ed è una goduria per i propri sensi incamminarsi per il lungo fiume e scoprire cosa si nasconde dietro tutti gli anfratti di queste due città.
In particolare ho amato Dordrecht. Ho scattato tantissime foto e ho ripercorso le strade per più volte con l’intenzione di non perdermi nulla.
Per arrivare al centro di Breda dalla stazione bisogna fare un percorso a piedi tra il verde di un parco meraviglioso e dopo poco ecco aprirsi tra le foglie degli alberi l’immagine del castello. Oltretutto nella piazza centrale svetta, in mezzo ai palazzi, una chiesa gotica degna di nota.

Den Bosch, invece, si può attraversare in battello per i suoi stretti canali, oppure sul calesse, per riscoprire il piacere antico di passeggiate a cavallo, per giungere al castello o semplicemente guardarsi intorno. Se il nome di questa città vi ricorda qualcosa non vi state sbagliando, qui è nato quel famoso pittore fiammingo che ha preso il suo nome dal luogo.

La città che fossi in voi escluderei, se non avete tanti giorni a disposizione, è Rotterdam, non sembra essere olandese, non mi ha lasciato un buon ricordo. Si è mostrata sporca, confusa ed è stato l’unico luogo in cui io (ragazza sola in questo viaggio) non mi sono sentita sicura.
Se vogliamo dire qualcosa per scagionarla, posso aggiungere che è una città in costruzione ed è stato difficile orientarmi per cercare di capire cosa c’era da vedere. Alla fine me ne sono andata dopo un po’, quindi non ho visto nulla.

Un consiglio che vi dò, se volete intraprendere un viaggio del genere, è quello di fare i biglietti dei treni di andata e ritorno, perché si risparmia. I tragitti sono davvero molto brevi, il massimo della percorrenza è meno di due ore per raggiungere Maastricht e i treni partono spessissimo. Giusto per rendervi l'idea del costo dei biglietti vi indico quello di andata e ritorno per Maastricht: € 27,80.

Io mi dirigevo alla stazione e facevo il biglietto al momento del primo treno in partenza. Non ci sono mai stati ritardi, anzi spesso sono arrivata con anticipo. E’ un vero piacere servirsi delle ferrovie olandesi. Questo è il sito www.ns.nl se volete programmare prima il vostro viaggio, ma non ce n’è bisogno, ve lo assicuro.

Viaggiando si fanno sempre delle piacevoli scoperte, come se all'interno di ogni città da qualche parte, in maniera più visibile, in certi casi, o un pò più nascosta, in altri, ci fosse una perla da rubare per portarla in dono a casa.

L'Olanda mi ha mostrato il suo lato affascinante ed accogliente, la sua eleganza e il suo stile riconoscibile, ma non per questo scontato.
Tenete presente questo paese se mai stesse iniziando a pensare alle vostre vacanze estive o anche solo per passarci un fine settimane.




giovedì 19 novembre 2009

Piccola guida per la città di Saragozza


Per chi avesse intenzione di partire alla scoperta di Saragozza, questa piccola ma incantevole città, ai più sconosciuti, non resta che leggere il racconto del mio viaggio.

Sono partita insieme al mio ragazzo per quattro giorni: volo Ryanair da Roma, ma c'è un volo diretto anche da Milano (Bergamo). Arrivati all'aeroporto abbiamo preso il bus che a 1 euro e 50, in trenta minuti ci ha portati al centro, vi conviene scendere al capolinea dove percorrendo Cesar Augusto si arriva direttamente nella piazza principale.

Abbiamo alloggiato in un albergo, molto pulito e accogliente, nonchè economico (€ 40 a doppia) e a due passi dal cuore di Saragozza, Hotel Hispania, ve lo consiglio!

Il centro si gira a piedi, non ci sono tantissime attrazioni, non vi aspettate una metropoli, ma la Basilica de El Pilar, la Catedral de la Seo, la piazza che lo accoglie, il lungofiume di sera con i monumenti illuminati magnificamente, i bellissimi vicoletti e le fontane scintillanti, meritano notevolmente.

La sera c'è un silenzio che mette pace interiore, ma non mancano i locali. Si mangia molto bene in ogni trattoria, a tal proposito vi vorrei consigliare un ristorante:Las Palomas che vi offre a buffet una scelta imbarazzante di tapas e paelle, il tutto a € 14. Si trova nella Plaza del Pilar, molto facile da individuare.


Una cosa da non perdere assolutamente è il tuor della cioccolata. Basta incamminarsi per le strade che si trovano intorno alla piazza centrale e godere alla vista di pasticcerie che protongono le squisitezze più prelibate. Non potete non farvi trasportare dal gusto incantevole di tipi di cioccolate diverse, alcune speziate, altre dalle forme più strane. Credetemi vi azzeccherete come gechi alle vetrine dei negozi che espongono composizioni invitanti di biscotti e pasticcini.

Quello che mi rimarrà più impresso di questo viaggio è la devozione degli abitanti verso la Madonna che è apparsa a San Giacomo. Nella Basilica di Nuestra Sinora del Pilar si trova un marmo, dove è avvenuta l'apparizione e tutti i credenti si chinano a baciarlo.

Un'altra cosa che non dimenticherò è l'armonia che ho visto nelle coppie di anziani che passeggiavano per il centro, tenendosi per mano, scambiandosi baci e carezze. Mi sono molto intenerita; sono gesti semplici che non riesco a cogliere nelle città incasinate in cui viviamo, colpa dello stress immagino. Lì l'amore è stato tangibile, non l'ho dovuto cercare.

Per chi ha del tempo a disposizione e decide di girare si può raggiungere Pamplona, conosciuta per la corsa dei tori nel centro cittadino. Il posto non mi ha lasciato nessun segno particolare, ma per la maggior parte delle persone è considerato un luogo da non perdere. Per arrivare a Pamplona bisogna prendere un bus dal centro, il numero 34 nei pressi del Mercado Central in Calle Cesar August (€ 0,95), scendere allo stazionamento degli autobus Delicias e prendere un pulmann della società Conda che nel giro di tre ore porta lì. Il biglietto costa € 13,00 a tratta e le partenze sono alle 8, 30, alle 11:00, alle 15:30, alle 17:00, e alle 20:30.

Un luogo imperdibile per gli amanti della natura è il Monasterio de Piedra che si trova in un parco immenso con cascate e laghi. C'è un bus che parte alle 9:00 e in due ore vi conduce fino a quel mondo incantato. Alternativa treno, ma dovete arrivare fino a Calatayud e da lì prendere comunque un bus fino al Monastero, oltretutto i prezzi aumentano.

Per chi invece avesse voglia di avere un contatto con la storia recente della Spagna, è possibile visitare Belchite, un paesino distrutto durante la Guerra Civile spagnola nel '39. Ci sono bus che partono alle 10:00 alle 16:15 e alle 19:30 durante la settimana, per il fine settimana i collegamenti sono minori. Vi conviene andare sul sito degli autobus di Saragozza per conoscere i dettagli e i prezzi.

Cosa aggiungere, nulla, spero di avervi incuriosito! Saragozza lascia il suo bel segno, si fa scoprire è elegante e le persone sono molto accoglienti.
Se non vi ho ancora convinti ad andare vi dico solo questo: il mio fidanzato ha preso il giornale con gli annunci delle case, ha deciso che vuole trasferirsi lì!

giovedì 12 novembre 2009

Vienna


Questa città al pari di altre capitali europee, giusto per citarne una Parigi, è un luogo romantico, con qualcosa di magico che conduce indietro nel tempo, all’epoca degli imperatori, con le sue grandi costruzione, le immense residenze dei sovrani e i suoi stradoni alberati.

E’ uno di quei posti che è stato colpito in pieno petto dalla seconda guerra mondiale, ma non ha ceduto, il cuore non sanguina più perché Vienna è tornata ad essere una città splendente, sfarzosa, elegante.

Chiudendo gli occhi e usando la propria immaginazione si possono sentire le musiche dei grandi artisti che hanno deliziato il mondo con le loro composizioni. Ed ecco che Brahms e Johann Strass fanno eco nelle strade di Vienna.

E come non ricordare la Secessione con Klimt oppure le strutture fantasiose e bizzare di Hundertwasser. Per chi si troverà a camminare per i vicoli del centro storico o nelle immense strade che tagliano delicatamente la città, veramente sembrerà di ritrovarsi in un’altra epoca.

Il fascino di Vienna è come quello di una donna elegante vestita a sera che profuma di buono. Ogni periodo è quello giusto per perdersi nelle sue vie, ma d’inverno, con la neve fitta e candida, è ancora più affascinante, più accogliente, nonostante il freddo che taglia la faccia, sembra di ritrovarsi in una fiaba.

I mercatini fatti di casette di legno, addobbate, l’odore del ponche che tutti si fermano a bere per scaldarsi un po’ e per chiacchierare con gli amici, gli oggetti artigianali o i souvenir colorati da portare a casa, le palline per l’albero di Natale dipinte a mano e di tutte le dimensioni, sono solo alcuni dei motivi per cui non bisogna perdersi Vienna d’inverno...

 
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